Pare che, e all’improvviso, l’UNESCO abbia mollato gli ormeggi
e imbarchi tutti e tutto a PATRIMONIO DELL’UMANITA'.
Premessa
Per chi non conosca l’acronimo UNESCO, esso sta per
Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la scienza e la Cultura,
in inglese, United Nations Educationals Scientific and Cultural Organization.
Logo Unesco e Commissione Nazionale Italiana |
L'UNESCO è un'agenzia specializzata delle Nazioni
Unite creata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le
nazioni con l'istruzione, la scienza,
la cultura,
la comunicazione e l'informazione per
sostenere "il rispetto universale per la giustizia, per lo stato
di diritto e per i diritti umani e
le libertà fondamentali" quali sono definite e affermate
dalla Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite.
Civita. Il Canyon del Raganello. Sito geoparco |
L'Italia è stata
ammessa l'8 novembre 1947 all'unanimità
durante la seconda sessione della Conferenza Generale che si svolse a Città
del Messico. "Ammissione che fu perfezionata subito dopo, il 27 gennaio
1948, con il deposito a Londra dello strumento di ratifica dell'Atto
costitutivo dell'Organizzazione da parte del nostro Governo. In Italia, ad ogni
modo, una volta resa esecutiva con il Decreto presidenziale del 12 luglio 1949
la Convenzione di Londra sull'UNESCO, fu istituita la Commissione Nazionale per
l'Educazione, la Scienza e la Cultura con il Decreto Interministeriale dell'11
febbraio 1950".
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale molti stati
hanno deciso, per questioni collegate alla storia politica interna e alle vicende
internazionali, di non partecipare più all'UNESCO ma sono poi tornate sui propri passi e attualmente l'Agenzia Specializzata delle Nazioni Unite per
l'Educazione, la Scienza e lo Sviluppo conta 195 Stati Membri e 9 Membri
Associati.
Gli organi di governo dell’UNESCO sono: la Conferenza generale, che
stabilisce ogni due anni le linee di intervento nei diversi settori; il Consiglio esecutivo eletto
dalla Conferenza generale, formato da 51 membri, scelti tra persone competenti
nelle arti, nelle lettere, nelle scienze, nell’educazione e nella diffusione
delle idee; infine, il Direttore generale,
che coordina l’attività di un Segretariato, la
cui sede è a Parigi, con il quale collaborano numerosi funzionari provenienti
dai circa 200 paesi aderenti.
Gli ambiti di lavoro dell’Unesco
Cultura e diffusione della
scienza
Arte e diritti umani
Diritti dell’Uomo
Salvaguardia della
proprietà intellettuale delle opere dell’ingegno
Protezione dei
beni culturali minacciati di distruzione nei conflitti armati
Condizioni
giovanili e migrazione dei popoli
A tutto ciò va ad aggiungersi il PATRIMONIO MONDIALE DELL’UNESCO
Uno dei compiti dell’UNESCO è quello di incoraggiare
l’identificazione, la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale e
naturale: esso rappresenta la storia e l’identità di ciascun popolo e
costituisce l’eredità del passato da trasmettere alle generazioni future.
Per realizzare questi obiettivi, l’UNESCO ha creato una
apposita Lista.
La Lista del Patrimonio Mondiale comprende ad oggi più di
mille siti; l’Italia è il Paese che conta più siti in assoluto: 69 in totale
(Dicembre 2015). Per essere inserito in questa lista, un sito deve
dimostrare di possedere un “eccezionale valore universale”, ovvero esprimere un
significato culturale e/o naturale talmente rilevante da superare i confini
nazionali e da essere di comune importanza per le generazioni presenti e
future. I siti scelti per creare il Patrimonio Mondiale sono selezionati, infatti, per
le loro distinte caratteristiche, che li rendono il miglior esempio possibile
del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo.
Entrare a far parte della Lista costituisce un riconoscimento a livello globale
dello straordinario valore culturale del luogo candidato che deve essere
conservato e trasmesso alle generazioni future.
A questa Lista di siti, dopo il Congresso internazionale
di Geologia del 1997, Guy Martini (Francia) e Nicolas Zouros (Grecia),
chiesero una speciale sessione alla Conferenza per discutere del patrimonio
geologico.
Una serie di sorprendenti presentazioni di casi di studio, che documentavano straordinari fenomeni di geologia provenienti da diverse aree
del mondo, indussero gli organizzatori a pensare di realizzare una Lista di questi siti e stabilire i criteri per potervi
accedere.
1. Un Geoparco
Europeo è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare e una strategia di sviluppo sostenibile sorretta da un programma europeo idoneo a
promuovere tale sviluppo. Deve avere confini ben definiti e una sufficiente
estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio. Inoltre, deve comprendere un
certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità
scientifica, rarità, richiamo estetico o valore educativo. La gran parte dei
siti presenti nel territorio di un Geoparco
europeo deve appartenere al patrimonio geologico, ma il loro interesse può
anche essere archeologico, ecologico, storico o culturale.
2. I siti d’un Geoparco
europeo devono essere collegati in rete e beneficiare di misure di protezione e
gestione. Esso dev’essere
amministrato da strutture chiare e ben definite, capaci di rafforzare le
politiche di protezione, valorizzazione e di sviluppo integrato sostenibile del
proprio territorio. Nessuna distruzione o vendita di reperti geologici presenti in esso può essere tollerato.
A questo proposito i Geoparchi Europei sono gestiti nel quadro stabilito
dall’atto costitutivo della Rete Globale dei Geoparchi.
3. Un Geoparco
europeo ha un ruolo attivo nello sviluppo economico del suo territorio
attraverso la valorizzazione di un’immagine generale collegata al patrimonio
geologico ed allo sviluppo del geoturismo ha un impatto diretto sul territorio ed
un’influenza positiva sulle condizioni di vita dei suoi abitanti e
sull’ambiente. L’obiettivo è quello di consentire ai residenti di
riappropriarsi dei valori del patrimonio del territorio e partecipare
attivamente alla rivitalizzazione culturale del territorio.
4. Un Geoparco
europeo sviluppa, sperimenta e scambia metodi per conservare il patrimonio
geologico.
5. Un Geoparco
europeo ha anche il compito di promuovere l’educazione ambientale, la
formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica nelle varie discipline delle
Scienze della Terra, migliorare l’ambiente naturale e incrementare le
politiche per lo sviluppo sostenibile.
6. Un Geoparco
europeo lavora all’interno della Rete Europea dei Geoparchi anche per favorire
l’implementazione e la coesione della stessa rete. Lavora con gli imprenditori locali
per promuovere e supportare la creazione e commercializzazione di nuovi
prodotti collegati al patrimonio geologico in uno spirito di complementarità
con gli altri membri della rete europea.
Carta della
Rete Globale dei Geoparchi
La Carta Europea dei Geoparchi è stata ufficialmente
accettata il 5 giugno del 2000 a Lesvos, in Grecia, ed è stata firmata dai
quattro membri fondatori della Rete Europea dei Geoparchi.
Ogni territorio che desidera presentare la candidatura
per diventare un Geoparco europeo è
obbligato ad accettare questa Carta e a sottoscriverla al momento della nomina
ufficiale.
Data e luogo della prossima conferenza Internazionale sui Geoparchi |
Un Geoparco
deve rispettare le leggi nazionali relative alla tutela del patrimonio
geologico. Per essere considerata imparziale la gestione del patrimonio geologico,
la struttura di gestione non deve partecipare direttamente alla vendita di
oggetti geologici all’interno del Geoparco
(non importa da dove arrivino) e dovrebbero attivamente scoraggiare il
commercio non sostenibile di materiali geologici nel suo complesso, compresa la
bieca vendita del patrimonio geologico, di minerali e fossili. Dove è
chiaramente giustificata come attività responsabile di gestione del sito, può
essere consentita la raccolta sostenibile di materiali geologici per scopi
scientifici e didattici da siti naturalmente rinnovabili all’interno del Geoparco. Il commercio di materiali
geologici basati su tale sistema può essere tollerato in casi eccezionali,
purché sia chiaramente e pubblicamente spiegato, giustificato e monitorato come
la migliore opzione per il Geoparco
in relazione alle circostanze locali. Tali circostanze saranno oggetto di
discussione e approvazione da parte del GGN / EGN, caso per caso.
La Rete Europea dei Geoparchi
è formata da due strutture operative: Il Comitato di Coordinamento (CC-Coordination
Committee) e il Comitato
degli Esperti (AD-Advisory
Committee).
COMITATO DI
COORDINAMENTO
È composto da due rappresentanti per ogni territorio
membro, è responsabile del funzionamento e della gestione della Rete.
Si riunisce almeno due volte l’anno in territori diversi
per discutere dei progressi della Rete. Esamina, approva e concede lo status di
European Geopark ai territori richiedenti. Elegge il Coordinatore e il Vice
Coordinatore europeo.
La segreteria della Rete (cellula di coordinamento) si
trova presso La Reserve Geologique de Haute-Provence in Francia.
COMITATO
DEGLI ESPERTI (2013-2015)
E’ composto da specialisti nello sviluppo sostenibile e
nella valorizzazione e promozione del patrimonio geologico, nominati, in parte,
dai territori membri fondatori delle Rete (Lesvos Petrified Forest Geopark
GRECIA; Vulkaneifel Geopark GERMANIA; Réserve Géologique de Haute Provence
FRANCIA) e da strutture internazionali che operano nel settore della
valorizzazione del patrimonio geologico (UNESCO, IUGS, IUCN), ed eletti democraticamente in seno al
Comitato di Coordinamento. La
struttura fornisce consulenza su tutte le questioni strategiche inerenti:
standard e criteri quali-quantitativi; relazioni esterne e nomina e integrazione di nuove territori nella Rete.
Da settembre 2015 il Parco nazionale del Pollino è
entrato a far parte di questa Rete.
Fine Prima parte
Emanuele Pisarra
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