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Umberto Caldora (lettera a Gaetano Greco Naccarato, 1963)

martedì 25 giugno 2019

Cartoguida del Sentiero Italia in Calabria

Copertina della Cartoguida del Sentiero Italia in Calabria
Il Gruppo regionale Calabria del Club Alpino Italiano, ha dato alle stampe una Cartoguida del tracciato del Sentiero Italia molto interessante, dalla grafica piacevole, con belle immagini e una descrizione precisa, dettagliata e a tratti poetica dei quattro comprensori montuosi della nostra regione. 

Si parte dall'Aspromonte, mirabilmente descritto da Alfonso Picone Chiodo, uno dei maggiori conoscitori di questa splendida terra; a seguire  le Serre e il Monte Reventino, vergati dalla penna di Marco Garcea. L'Altopiano Silano invece è stato descritto da Luigi Zaccaro. La Catena Costiera calabrese è stata "trattata" con ampio respiro dal Pino Cosentino e il Pollino è toccato al sottoscritto.

Mi preme dire che la cura editoriale è di Alfonso Picone Chiodo e la Carta generale del Sentiero Italia è stata realizzata dalla ACALANDROS MAP DESIGN. 

Un particolare ringraziamento va alla presidente del GR Calabria Mariarosaria D'Atri e a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione della Cartoguida. 
Grazie

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I Monti del Pellegrino e il Pollino.

Il Sentiero Italia, provenendo dalla Catena Costiera e prima di entrare nella limitrofa regione Basilicata, attraversa la spettacolare e impegnativa dorsale calabrese dei Monti del Pellegrino (o dell’Orsomarso) e poi si inerpica nel Massiccio del Pollino. La sezione di Castrovillari ne prende il “testimone” al Passo dello Scalone, con il suo ingresso nella valle del fiume Esaro.

Il primo tratto (sentiero 601) si sviluppa in due percorsi più o meno paralleli prima di giungere all’abitato di Sant’Agata d’Esaro e si svolge, quando le condizioni meteo lo permettono, nell’alveo del fiume Esaro tra un filo d’acqua e una vegetazione spettacolare a perpendicolo. Tra orti, ovili e piccoli ricoveri si giunge alla periferia del paese. In alternativa bisogna seguire la vecchia statale 105 dei Due Mari, tra i tornanti dove ad ogni curva si aprono suggestive finestre sulle pareti dell’Esaro, fino a chiudere la quinta dei crinali con una visione d’insieme sulla Grotta della Monaca, la più antica miniera di minerali di ferro e rame della Calabria.

Carta del Sentiero Italia in Calabria
Questo tratto del Sentiero Italia attraversa il Massiccio del Pollino proprio sul confine tra i due gruppi montuosi che fanno parte del Parco Nazionale. Confini naturali, politici, sociali e religiosi si mischiano in un unicum di ambienti e arricchiscono l’intero territorio. A questi “punti di forza” bisogna aggiungere anche i grandi paesaggi naturali, d’alta quota, che rendono davvero unico questo percorso. Boschi di faggio dominano il cammino, inframmezzati da qualche gruppo di ontani, per poi lasciare il posto di nuovo alla faggeta intensa, forte e fitta. In mezzo a questo paesaggio superbo, improvvisamente si aprono ampie praterie d’alta quota, silenziose ma, fino a non molto tempo fa, popolate da animali al pascolo, boscaioli, pastori, semplici contadini. Dalle cime si può spaziare con lo sguardo per centinaia di chilometri e godere di un grandioso spettacolo di colori e linee: ecco che a oriente appare il mar Jonio, mentre ad occidente la quinta dei monti termina tuffandosi nel mar Tirreno e nelle giornate terse non è precluso il limite azzurro della costa pugliese che demarca il Mare Adriatico. Per chi non cammina per il solo gusto di camminare, soprattutto nelle prime ore del mattino, è probabile l’incontro con il capriolo dell’Orsomarso.

Tra i molti borghi ubicati lungo le tappe del Sentiero Italia che attraversano il Pollino, svetta il caratteristico abitato di Morano Calabro con il suo castello che domina la Piana omonima e prelude a nuovi scenari. Il Massiccio del Pollino con le sue serre sembra precludere il cammino, invece l’attraversamento della contrada Terra Rossa si rivela facile e interessante: orti, oliveti e diverse aziende agricole fanno di questa parte del massiccio un vero e proprio scrigno di biodiversità che accompagna il tragitto fino alle pendici dei monti.

Procedendo lungo il Sentiero Italia (numero 901), oltrepassato Morano, di nuovo torna il silenzio: quel silenzio cercato per tanto tempo da fra Bernardo da Rogliano, prima che egli trovasse nel Colloreto, proprio alle pendici del Monte Pollino, quella pace che tanto aveva desiderato. Passando vicino ai ruderi di questo antico monastero ancora si percepisce l’aura di santità del luogo.


L’ultimo tratto, prima di raggiungere il confine regionale, coincide con una delle più antiche vie di commercio del sale. Luoghi impregnati di storie di uomini e dalle loro fatiche tanto da far divenire l’escursionista parte di questa umanità sulla quale vigilano dall’alto i pini loricati, i giganti del Pollino. La discesa ai Piani di Vacquarro conduce alla sorgente di Spezzavummula: la più fredda del Pollino ed alle origini del fiume Frido, prima che esso entri nella gola sottostante. La Scaletta è l’ultima fatica per ascendere al santuario di Madonna del Pollino, primo luogo sacro tra i monti in terra di Lucania.
Emanuele Pisarra 





PS
Chi desidera avere una copia cartacea si rechi presso una delle nostre sezioni (Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Verbicaro e Castrovillari)


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