2. Intervento di Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano Jonio
Mons. Francesco Savino,
vescovo di Cassano Ionio (CS), in visita al
Comprensivo di Morano stimola i giovani:” Studiate,
i poteri forti vi vogliono ignoranti per per
schiavizzarvi”.
Di Federica Grisolia per Paese24.it:
«Fuggiamo la rassegnazione, la sudditanza, la clientela,
"individualismo. Non lasciatevi rubare la capacità di stupirvi che avete
dentro. Noi autentici e credibili per voi; voi, però, lasciatevi accompagnare».
Ha lanciato messaggi importanti il vescovo della diocesi di Cassano all’Ionio,
mons. Francesco Savino, durante la sua visita presso l’Istituto Comprensivo di
Morano Calabro, proponendo «Gesù Cristo come modello unico cui ispirarsi e per
il quale impegnarsi e spendere l’esistenza». Accolto dal dirigente scolastico
Walter Bellizzi e suoi collaboratori, dal sindaco Nicolò De Bartolo, dagli
assessori Sonia Forte e Biagio Angelo Severino, il Presule si è intrattenuto a
lungo con gli studenti di ogni ordine e grado, dedicando ai loro genitori la
parte conclusiva dell’incontro.
Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano Jonio |
coltivare maggiormente e con più frequenza il confronto, respingendo
l’idea della famiglia/albergo». Accorato, inoltre, l’invito allo studio: «La
conoscenza - ha detto mons. Savino - costituisce un aspetto fondamentale della
crescita: è indispensabile apprendere e leggere molto. I poteri forti - ha
osservato - vi vogliono ignoranti per schiavizzarvi.
Mediante la conoscenza possiamo scrivere un nuovo umanesimo e affrancare
questa terra dai suoi problemi storici». E rivolgendosi a docenti e genitori,
il Presule ha proposto quale paradigma efficace di crescita, «l’alleanza
educativa tra Scuola, Famiglia e Chiesa», sottolineando come «insieme si può
cambiare» e come «la pedagogia debole generi soggetti condizionabili, mostri», infine.
a proposito delle polemiche sui simboli religiosi nelle scuole, si è detto
favorevole affinché
Partendo dalla realtà attuale; il Vescovo ha focalizzato l’attenzione
sulle guerre (quarantadue i conflitti sparsi in tutto il mondo: la cosiddetta
terza guerra mondiale a pezzi cui si riferisce papa Francesco) e sensibilizzato
gli scolari sul tema della pace e la necessità di privilegiare il dialogo tra i
popoli, praticare l’accoglienza e la tolleranza, l’inclusione. Particolare
attenzione ha rivolto alla famiglia, prima e fondamentale cellula di società,
chiedendo a ragazzi e genitori di «spegnere il cellulare e il televisore e
coltivare maggiormente e con più frequenza il confronto, respingendo
l’idea della famiglia/albergo». Accorato, inoltre, l’invito allo studio: «La
conoscenza - ha detto mons. Savino - costituisce un aspetto fondamentale della
crescita: è indispensabile apprendere e leggere molto. I poteri forti - ha
osservato - vi vogliono ignoranti per schiavizzarvi.
Mediante la conoscenza possiamo scrivere un nuovo umanesimo e affrancare
questa terra dai suoi problemi storici». E rivolgendosi a docenti e genitori,
il Presule ha proposto quale paradigma efficace di crescita, «l’alleanza
educativa tra Scuola, Famiglia e Chiesa», sottolineando come «insieme si può
cambiare» e come «la pedagogia debole generi soggetti condizionabili, mostri».
Infine, a proposito delle polemiche sui simboli religiosi nelle scuole, si è
detto favorevole affinché l'inclusione prevalga anche su questo: «Sì al
presepe, al Crocifisso e, perché no, anche a segni propri di altre religioni». In
conclusione, il preside Bellizzi ha ringraziato mons. Savino per «l’opportunità
concessa ai ragazzi e alle loro famiglie e si è detto fiducioso per il futuro e
disponibile a forme di collaborazione».
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