Ho appena appreso che il sito della OLA (Organizzazione
Lucana Ambientalista) ha chiuso i battenti.
Ecco come appare la homepage del sito della OLA |
Esprimo tutto il mio rammarico perché quando un sito di
informazione precisa, dettagliata e circostanziata sulle problematiche
ambientali che affliggono la Basilicata e in generale il nostro meridione, chiude
è la prova che le pressioni dei vari gruppi oggetto delle critiche sono state
talmente forti che dopo dieci anni di resistenza stancano anche i più tenaci.
E di tenacia, fermezza, decisionismo il gruppo della OLA ne
aveva da vendere a tutti.
Le informazioni circoscritte e precise fornite proprio sulla
vicenda del petrolio in Basilicata, sulle questioni dei rifiuti e della
situazione dei Parchi lucani hanno dato fastidio a molti che ora gioiscono per
la fine ingloriosa (voluta) di un organo di informazione libero.
Penso di interpretare lo spirito di molti che lavoravano a
raccogliere ed elaborare in tempo reale la marea di dati che prima o poi uno si
stufa, soprattutto se vede e sente che il lavoro fatto non serve a nessuno: sia
per quelli che governano ma, soprattutto, per la popolazione che subisce supina
qualsiasi angheria da qualsivoglia provenienza. Un popolo bue che pensa di aver perso qualsiasi battaglia molto prima di incominciarla.
Grazie comunque a tutto lo staff della OLA per il prezioso
lavoro svolto.
Verrà un giorno che qualcuno vi sarà grato.
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