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Art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana

Io sono sempre dello stesso parere: sino a quando non sarà rinnovata la nostra classe dirigente, sino a quando le elezioni si faranno sulla base di clientele, sino a quando i Calabresi non indicheranno con libertà e coscienza i loro rappresentanti, tutto andrà come prima, peggio di prima.
Umberto Caldora (lettera a Gaetano Greco Naccarato, 1963)

martedì 22 novembre 2016

Una bella notizia, molte notizie … inutili

       È mai possibile che un Ente Parco finanzi a una società privata la realizzazione di un film che non ha nulla a che fare con la “missione” della sua area protetta?
A quanto pare è possibile.

È accaduto al Parco del Pollino. Infatti, questa estate è stata presentata dalla società  Fabrique entertaiment srl (sponsorizzata dal Vice presidente del parco) la richiesta di 20,000 euro per la realizzazione di un film dal titolo molto eloquente: “Potere lucano” .
Un docufilm che, tra l’altro, ha avuto il contributo del MIBACT e il sostegno della Lucana Film Commission, e che porta, per la regia, la firma di Gigi Roccati.
Dal sito della produzione non si sa nulla sulla trama, sui protagonisti e sullo stato delle riprese.
Uno dei tanti striscioni mostrati in occasione di manifestazioni
con la Centrale del Mercure (Photo dal web)
Il provvedimento economico era stato classificato nelle spese straordinarie e quindi il Consiglio direttivo lo aveva approvato (con il voto contrario di uno dei consiglieri – Laghi – e l’astensione di Volponi, consigliere ISPRA), all’unanimità.
Per fortuna - una volta tanto - il Ministero dell’ambiente, in quanto organo vigilante sulle spese dei parchi, ha chiesto ulteriori delucidazioni sulle motivazioni che avevano portato a tale erogazione finanziaria ad un soggetto privato per la realizzazione di un prodotto commerciale.
In attesa della documentazione la proposta è stata bocciata.


Niente di nuovo sotto i cieli del Pollino ma non solo.
Ormai le modifiche alla legge 394, appena licenziate dal Senato con buona pace di tutti noi, passeranno anche alla Camera.
Come più volte ho scritto, quasi tutti gli enti parco in Italia impegnano i loro già scarni bilanci a sostegno di attività che hanno poco a che fare con lo spirito istitutivo delle aree protette ed è sufficiente leggere gli atti deliberativi di tutti gli Enti parco… per rovinarsi il fegato.
A questa regola non scritta (almeno fino a quando non sarà approvata anche dalla Camera la nuova 394) anche l’Ente Parco del Pollino non si sottrae.
Contributi per migliaia di euro a comuni e associazioni varie camuffati sotto la voce: “Spese per manifestazioni e attività varie di promozione e valorizzazione del parco, contributi ad Enti, Associazioni e Istituzioni ecc. a fondo perduto”.

Sportello online dell'Ente Parco del Pollino
In questo calderone si trovano contributi dati a pioggia a Comuni e Associazioni per le attività tra le più disparate (Settimana dell’arte grafica, XV Palio rionale di Sant’Egidio, Sarmento in fermento–ecofestival, Spettacolo per bambini-concerto natalizio, Sagra della castagna, Presepe vivente, Memorial Papas Matrangolo, Campionato trota torrente, Festival del peperoncino, X edizione befana del poliziotto, La notte dei palazzi bianchi) per un totale di diverse migliaia di euro.
Intendiamoci: non c’è nulla di male a dare un piccolo contributo ai Comuni e alle Associazioni dei tanti paesi che operano quasi sempre al limite della povertà e con sovvenzioni personali.
Una buona parte dei denari del nostro parco è destinata a sostenere le associazioni di volontariato impegnate nella campagna di prevenzione, avvistamento, allarme e spegnimento degli incendi boschivi.

Ma mi chiedo cosa c’entri, per esempio, l’erogazione di un contributo, seppur modesto, per la manifestazione della Befana del poliziotto con la conservazione della natura e la salvaguardia del patrimonio naturalistico. 


Continuando a dare una occhiata in modo molto “random” alle tante delibere dirigenziali, due atti mi hanno colpito in modo particolare: l’incarico a una agenzia di eventi esterni per organizzare il convegno di lancio dei Geoparchi. Oltre ventimila euro dati a una impresa privata nonostante l’Ente abbia personale interno appositamente assunto e addestrato in Grafica e Comunicazione.

Altro capitolo di spesa è la manutenzione dei mezzi del Corpo Forestale dello Stato: meccanica, cambio di pneumatici, costi relativi al carburante, ore di straordinario, missioni e tanto altro, costituiscono una voce importante di spesa in uscita.

Grifoni in voliera in attesa di essere liberati.
(Photo E. Pisarra)
Altra curiosità: acquisto di un certo numero di pecore per il sostentamento dei grifoni in contrada Filatro (?) nel comune di Civita. È proprio il caso di dire che questi animali mangiano come … avvoltoi.

Anche se in questa circostanza la spesa è giustificata da un fine “nobile” come l’introduzione di una nuova specie nell’area parco.

Fermo restando che non sono mai stato d’accordo su questo progetto, alla luce della mia esperienza di accompagnatore di montagna, forse è la sola spesa che dà l’idea di essere in un area protetta, visto che sono gli unici animali a mostrarsi senza timore ai tanti visitatori desiderosi di vedere qualche “bestia feroce” del parco.

A parte queste battute, il “Progetto grifone”, fortemente voluto dal primo vero presidente del Parco, Mauro Tripepi, è stato l’unico forse che aveva coalizzato intorno sé entusiasmo, impegno scientifico e spirito di appartenenza. Oggi, in mancanza di fondi (vedi sopra) il progetto arranca e, senza alcun apporto scientifico esterno, viene portato avanti, con grande spirito e abnegazione, dal personale del settore Conservazione del Parco.

A questo “quadretto” riepilogativo prima dell’entrata in vigore della nuova legge sui parchi vanno aggiunte “due righe” a proposito della telenovela della scelta del nuovo direttore generale.

Aperta la gara allo scadere del mandato del vecchio direttore Formica (settembre 2014) alla data odierna ancora non è stato nominato il sostituto.
All’ultimo Consiglio direttivo di qualche giorno fa, il Presidente del parco, su sollecitazione dell’organo vigilante, ha comunicato di aver inviato al Ministero la terna di nomi scelti tra gli undici candidati che hanno presentato domanda.
Forse il nuovo anno ci porterà anche un nuovo direttore generale, con la certezza che sarà tra uno di quelli segnalati in uno dei miei post precedenti. [Il fuoco estivo e nuovi assetti ]

Un immagine del camino della Centrale del Mercure
(foto dal web)
Sullo sfondo di tutto si aggira la “madre” di tutte le questioni: la Centrale del Mercure.
Nella seduta lunghissima dell’ultimo Consiglio direttivo di qualche giorno fa, era prevista la discussione sullo schema di convenzione tra l’Ente Parco e l’Enel riguardo le misure di compensazione in seguito all’autorizzazione di avviamento della centrale da parte delle autorità del Parco.

L'Enel si è presentata con grande dispiegamento di forze (quattro ingegneri, un avvocato, un addetto alle Pubbliche Relazioni, un funzionario, molti operai e … una presentazione in PowerPoint) e si è vista presentare “novantanove domande da parte del consigliere Laghi.

Laghi si preoccupa – per esempio - dei danni procurati da 56 TIR al giorno (112 tra andata e ritorno) che transitano nel cuore del Parco, con un impatto inevitabilmente devastante sul delicatissimo equilibrio dell’intero ecosistema (gas di scarico, rumorosità, ecc.) oltre che sulla viabilità in generale…

Sembra che fino ad oggi non ci sono state risposte da parte di ENEL ai quesiti di Laghi…

Ma questa è un’altra storia!




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