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Umberto Caldora (lettera a Gaetano Greco Naccarato, 1963)

lunedì 25 gennaio 2016

Pollino: nominati in parte i componenti del nuovo Consiglio Direttivo


Giovedì scorso si è insediato a metà il nuovo consiglio direttivo dell’Ente Parco nazionale del Pollino.

A metà perché dopo più di due anni il ministero dell’ambiente ha partorito il topolino.

In quanto mancano ancora due componenti, a mio avviso, più importanti che sono quelli designati dal ministero dell’agricoltura e dalle associazioni ambientaliste.

Il presidente Pappaterra ha informato che questi ultimi saranno nominati con un altro apposito decreto da parte del ministro dell’ambiente.

Ufficialmente, pare, che queste nomine non sono state effettuate in quanto non sono arrivate in tempo le designazioni dei candidati da parte delle rispettive organizzazioni interessate (ministero delle Politiche agricole e forestali e delle associazioni ambientaliste).

Che dire?

L’impressione è che non si sono ancora messi d’accordo.

Nel frattempo i designati sono: quattro sindaci, un rappresentante dell’ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale) e un delegato del ministero dell’Ambiente.

I quattro sindaci sono:

·        Giuseppe Castronuovo, sindaco di Senise

·        Giovanni Cosenza, sindaco di Laino Castello

·        Roberto Giordano, sindaco di Castelluccio Inferiore

·        Giovanni Ceglie, sindaco di Aieta

o   Il rappresentante dell’ISPRA è il dott. Stefano Volponi, ornitologo, di Ravenna

o   Il rappresentante del ministero dell’ambiente è Carmelo Lo Fiego, già consigliere del Parco con l'amministrazione Fino, commercialista e consigliere comunale di Francavilla in Sinni

Nella stessa seduta di insediamento, il sindaco di Senise è eletto vicepresidente dell’Ente Parco.

Questo consiglio, nominato lo scorso 16 dicembre, con decreto del ministro dell’ambiente, resterà in carica per cinque anni.

 
Il Presidente Pappaterra intervistato da Roberto Fittipaldi.
Dal comunicato stampa si apprende che Pappaterra è “soddisfatto” della squadra “formata da professionalità importanti e da amministratori giovani ma di grande esperienza”.

 Il vice presidente Castronuovo: Ringrazio per la fiducia accordatami. Lavorerò in sintonia col presidente e col Consiglio in continuità delle attività già svolte con i lavori avviati e al fine di concluderli”.

Nessun accenno alle nomine mancanti.

E nessuna comunicazione sulla tempistica per la nomina del nuovo direttore e sulla mancata designazione dei due componenti del direttivo da parte del ministero delle politiche agricole e delle associazioni ambientaliste.

Sembra che sia un direttivo a “propria immagine e somiglianza”, fortemente voluto dal presidente e che sbilancia molto la scelta politica di indirizzo verso una visione più amministrativa che di conservazione dell’ambiente.

Ma di questo Pappaterra non ne ha mai fatto mistero.

Nella “visione Pappaterriana” il parco è equiparato a una comunità montana di antica memoria, seppur più grande in termini di superficie, ma con gli stessi compiti.

Se poi rimane del tempo (e delle risorse) allora si penserà anche alla conservazione.

In ultimo, speriamo che questo nuovo direttivo si impegni a far approvare il Piano del Parco come strumento e barra di navigazione per le politiche dell’area protetta, perché navigare a vista così come si sta facendo da troppi anni non porta da nessuna parte e, spesso, la nave, in queste condizioni … spiaggia.

 A me non resta che augurare al nuovo direttivo Buon lavoro perché il Parco ne ha molto bisogno.

 

 

 

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