È singolare come tutto proceda normalmente nonostante i
segnali politico-giuridici vadano in tutt’altra direzione.
Il sindaco di Civita, il presidente della regione Calabria, il presidente del Parco e il comandante del CFS inaugurano la nuova sede del CFS a Civita. |
Riflettevo su questo concetto quando ho avuto la notizia
della inaugurazione della nuova sede del comando stazione del Corpo Forestale a
Civita.
Ieri, 4 gennaio, giornata storica per Civita in quanto da
anni è consuetudine che, in questa data si organizzi una manifestazione
culturale sia a sfondo ambientale (il Parco e le sue tante problematiche) sia a
tema “arberesh” per dibattere sui tanti problemi che affliggono la comunità dal
punto di vista linguistico, storico e antropologico.
Nella data di ieri gli eventi sono stati due: il primo ha interessato l’inaugurazione della nuova sede del
Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato.
L'intervento del Presidente Oliverio. |
Presenti le maggiori autorità del Corpo, a partire dal
generale comandante ad interim per la Calabria Antonio Mustacchi, al comandante provinciale (Giuseppe Melfi) e a
quello del CTA (Coordinamento Territoriale per l’Ambiente) - Vincenzo Perrone - dal quale dipende la
stazione di Civita e tutte le altre postazioni che si trovano all’interno del
perimetro del parco nazionale del Pollino.
Ebbene, la nuova sede, che si trova nel vecchio edificio
scolastico, è stata messa a disposizione del CFS dal comune, visto che i
bambini in età scolare a Civita … scarseggiano, ed è stata ristrutturata con
fondi dell’Ente Parco.
Come al solito, una pezza, su una falla gigantesca.
Il problema delle guardie forestali a Civita, da anni si
trascina da una sede all’altra; a volte in strutture private, oppure in qualche
stanza messa a disposizione dal sindaco pro tempore.
Mai si è pensato di costruire una caserma fissa, ad hoc, con
locali adibiti ad alloggi, altri fruibili anche al pubblico con appositi
allestimenti legati alla biodiversità del parco, che il personale conosce bene.
Ci sarebbero tantissimi edifici che fanno a questo caso: si
otterrebbe la ristrutturazione di un palazzo, altrimenti abbandonato al
classico “infinito jonico”, e la realizzazione di una struttura adatta agli
scopi del Corpo. Invece, si è sempre trovata una sistemazione provvisoria,
dando l’impressione alla cittadinanza che il CFS è solo un copro di polizia
forestale e nient’altro.
Speriamo che il sindaco pro tempore accolga questa segnalazione
e si dia da fare in questa direzione.
Il presidente Oliverio |
Anzi, dall’alto della nostra superbia, ci permettiamo di
suggerire l’acquisto del palazzo Castellano in via Cavallotti: si otterrebbero
due risultati, il completamento della ristrutturazione dell’edificio
abbandonato da anni e la realizzazione di un comando stazione con annesso
alloggi, uffici e sale espositive.
Ammesso che questa idea sia ancora possibile realizzarla in
quanto il Governo ha deciso di accorpare il Corpo Forestale dello Stato alle
altre forze di polizia.
Non abbiamo ancora letto i decreti attuativi e quindi non
sappiamo se per il personale del CFS che opera all’interno delle aree protette
ci sia una trattamento “preferenziale”. Altrimenti si va ad esaurimento. Nel senso
che man mano che le guardie vanno in pensione, il Corpo Forestale si estingue.
Ed è un vero peccato.
Alla cerimonia di ieri, alla quale hanno partecipato, oltre
al nostro primo cittadino, tante autorità, passate e presenti, ignorando che si
stava al capezzale di un morto.
Oppure si è certi che questo provvedimento di eliminazione
del Corpo Forestale dello Stato sia una bufala.
Noi propendiamo per questa seconda ipotesi, anche se è molto
lontana dalla realtà.
Qualcuno ha ricordato al sorridente Oliver la porcata dei singhiozzanti finanziamenti alle comunità alloglotte? ecc. ecc.
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