La via francigena in Valle d'Aosta (in rosso); in giallo il tratto percorso da Emanuele Pisarra |
Mi è sempre
piaciuto camminare.
Ancor più se
su un percorso storico, dove hanno camminato per migliaia di anni i nostri
antenati, con l’augurio che la mia testimonianza possa essere da sprone per
coloro che si accingono ad intraprendere un sentiero e, magari, non sono ancora
sicuri del percorso.
Complice il
mio amico e mentore Enea Fiorentini, massimo conoscitore della Via in Valle,
oltre ad essere colui che ha tracciato gran parte della strada fino a Roma.
Desideravo
farlo da tanto tempo.
Ancora prima
del Cammino di Santiago.
Infatti,
Enea mi aveva invitato all’inaugurazione del tratto valdostano già nel 2008;
una serie di problemi di famiglia mi hanno fatto desistere.
Mi sono detto che dopo una settimana a contatto con migliaia di persone una "buona" camminata impegnativa, salutare e disintossicante ci starebbe "a fagiolo."
Lultima domenica di settembre mi vede in treno verso la Valle d'Aosta.
Le notizie non sono buone: il Passo del Gran San Bernardo è chiuso a causa del maltempo.
Bisogna iniziare il cammino da Aosta.
Bene.
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