È consuetudine che il tardo pomeriggio lo trascorra in piazza tra i vari luoghi di incontro.
Torrente Raganello. Particolare della briglia rotta dalla piena del fiume. |
Ebbene in una di queste nostre discussioni, dato, forse, la
mia sensibilità ambientale, apprendo con gran costernazione, che la nostra
Regione ha deciso di spendere 40 milioni di euro per fare una nuova strada che
colleghi Cassano con Castrovillari.
Fin qui il mio primo sobbalzo.
Il mio interlocutore, molto contento ed entusiasta dell’iniziativa,
si è premurato di dirmi che tutte le autorizzazioni e i permessi, compreso gli
atti di esproprio, sono in fase avanzata di esecuzione.
Chiedo lumi e conferme sul tracciato, giacché sappiamo che
un percorso già esiste e coincide con il tracciato ferroviario che da Cassano
giunge alla ex stazione di Civita, prosegue per quella di Frascineto e arriva
in località Pieta di Castrovillari.
Troppo facile.
Ovviamente non è questo il tracciato “giusto” perché non
passa da Frascineto che ne resterebbe tagliata fuori.
Chiedo al mio interlocutore di illustrarmi il nuovo
percorso. Apprendo così, e sempre con maggior sconforto, che la nuova strada si
svilupperà seguendo il tracciato ferroviario fino alle “murarotte” e poi sale
verso la vecchia statale 105 che intersecherà all’altezza della Masseria
Parapugna.
Fin qui la prima parte. Sempre il mio interlocutore, prosegue
quindi illustrandomi la “seconda parte”, per me ancora più sconvolgente.
Infatti, il tracciato, subito dopo lo svincolo autostradale,
proseguirà in direzione della ex stazione della Pietà di Castrovillari su un …
viadotto!
Sono rimasto di sasso: per un attimo ho pensato ad uno
scherzo ben congegnato per testare il mio sbigottimento.
Guardando ancora con meraviglia il mio interlocutore, mi sono
convinto che non si trattava di una canzonatura.
Fin qui la cronaca popolare dalla quale passo a tre, brevi,
considerazioni.
La prima: il metodo.
È mai possibile che tutte le autorità interessate diano per
scontato che le comunità coinvolte siano d’accordo?
Non si preoccupino del continuo consumo di suolo, nonostante
e più volte, sia il Parlamento che la Presidenza della Repubblica abbiano “consigliato”
di non occupare nuovo suolo pubblico?
Seconda considerazione.
Un tracciato così “cervellotico” non l’avevo mai visto.
La mania di fare presto, tagliare curve, per poi giungere
dove? Alla periferia di Castrovillari che non brilla certo per una perfetta
progettazione urbanistica? Anzi, direi proprio il contrario. E allora che
bisogno c’è di fare un altro scempio ambientale senza che il gioco vali la
candela? Resta un mistero.
Terza considerazione: pratica.
Premesso che abbiamo una rete stradale antica, abbandonata
da oltre un ventennio, anche grazie alla sciagurata riforma Del Rio, mi chiedo perché
non spendere questi denari, pianificando la sistemazione completa di questa
viabilità, magari anche tagliando qualche curva e raddrizzando i tratti più
pericolosi?
E da qui la mia riflessione si allarga:
Non parliamo poi della viabilità montana.
Da quando è stata abolita l’AFOR (Agenzia per la
Forestazione Regionale) non vi si è più messa mano. Eppure il Pollino tra
strade asfaltate, bianche e carrarecce, ha il più alto tasso di chilometri di
vie di comunicazione d’Italia e, forse, d’Europa.
Ovviamente è pura utopia pensare minimamente di poter arginare
il dissesto idrogeologico! Fiumi e torrenti colmi di detriti, argini sfondati,
alvei tortuosi, radenti a pareti di arenaria, che a ogni primavera danno adito
a crolli immani e aperture di voragini gigantesche.
Evidentemente sarebbe troppo complicato e poco appariscente
in termini elettorali!
E allora continuiamo a distruggere il territorio …
Come cittadino del Parco e del mondo quale mi sento, esprimo
tutto il mio sdegno per come si spenda il denaro pubblico, per come sono
trattate le comunità locali, estromesse da qualsiasi decisione che riguardi la
loro vita.
A questo aggiungo una considerazione di tipo più
antropologico.
Le nostre comunità si stanno sempre di più svuotando: nei
nostri paesi ogni cinque abitazioni, tre sono chiuse e le altre due sono
formate da nuclei monofamiliari, e quando questi vengono meno alta è la
percentuale che anche queste case siano e restino chiuse.
So che questo libero sfogo non servirà a nulla perché nelle
alte sfere è stato già tutto deciso, ma la mia coscienza di uomo libero mi
impone di esprimere il mio pensiero. Mi auguro che questa riflessione funga da
sprone per aprire una pacata e libera discussione.
A futura memoria.
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