Si conclude
tristemente la vicenda del CAMMINO MARIANO POLLINO.
Per chi non
conoscesse il fatto, ne propongo un piccolo e sintetico riepilogo.
Da diversi anni
esiste sul nostro territorio l’Associazione Cammino Mariano, presieduta e
diretta dall’instancabile prof. Mario Martino.
Camminomarianopollino. In partenza dal Santuario di Madonna delle Armi |
Il sogno di
questa Associazione e per il quale si è tanto prodigata era quello di realizzare,
con l’ideazione del Cammino, un collegamento fra i tantissimi santuari mariani ubicati
nel territorio del Pollino sia nel suo settore della Calabria settentrionale, che
in quello della Basilicata
Si trattava di una
sorta di grande anello di circa cinquecento chilometri da fare a piedi, in bici
da montagna o a cavallo.
A questo anello se
ne aggiungeva un altro, concentrico, ancora più largo, sempre collegato ai
santuari mariani, da fare in bici da strada. Questo secondo circuito superava
di gran lunga i settecento chilometri.
Per questo
progetto l’Associazione aveva promosso una serie di sopralluoghi, incontri con
la stesura e la firma di Protocolli d’Intesa con tutti gli enti interessati
(diocesi, comuni, regioni).
L’idea era
venuta a combaciare qualche anno fa, con l’istituzione dell’Anno dei Cammini da
parte del Ministro dei Beni culturali, quando la regione Basilicata aveva messo
a disposizione una prima tranche di 750 mila euro.
Un primo
problema si era posto quando l’Associazione Cammino Mariano – per la normativa
vigente – non avrebbe potuto g gestire questa somma.
Per ovviare a
ciò, fu proposta la realizzazione di un consorzio di comuni attorno a uno
scelto come capofila.
La soluzione fu
bocciata e si pensò a una Fondazione da creare ad hoc, ma anche questa ipotesi
naufragò.
Infine, come
ultima ratio, si arrivò a proporre che la gestione fosse dell’Ente Parco del
Pollino.
In un primo
momento non sembrò una idea malvagia, ma poi alla prova dei fatti, è stato
chiaro come l’apparato tecnico dell’ente non sia stato capace, in oltre tre
anni, di creare i presupposti per un lavoro di gruppo.
Si era pensato
di poter risolvere con l’affidare all’Associazione. un incarico professionale
di fiducia per la redazione di un progetto. Ma non se ne fece niente. e, infine,
la Regione Basilicata incominciò a ritirare parte del finanziamento: così della
somma iniziale furono lasciati, nelle casse dell’Ente Parco, solo un terzo di
quanto vi era stato depositato. Quindi la cosa chiara è che, se non si è capaci
di spendere i fondi, è meglio riprenderseli.
il Logo del Cammino marianopollino. |
Per pura
coincidenza di date, l’Ente Parco fece però in tempo a dare l’incarico a un
progettista per impegnare la somma restante, poco prima che giungesse, anche
per quell’ultima trance rimasta, la richiesta di revoca da parte della Regione
Basilicata.
Da parte
dell’Associazione si pensò che fosse un bene e che si sarebbe così riusciti
forse a mettere almeno la “prima pietra”. Ecco…: forse!
Perché tutto
andò in modo completamente diverso dalle loro aspettative.
L’Ente Parco
decise di far passare il Cammino Mariano come un lavoro pubblico, alla stregua
della costruzione di una palestra, acquedotto o fognatura.
Non fu accolta
la nuova proposta, avanzata da parte dell’Associazione, che la redazione fosse
curata dai propri tecnici sotto la direzione dei funzionari del Parco: si
sarebbero risparmiati molti denari che avrebbero potuto essere investiti in
opere funzionali al Cammino.
In tal modo
l’Associazione Cammino Mariano Pollino fu esclusa da qualsiasi ruolo: sia nella
progettazione che per una qualsiasi forma di collaborazione.
Anche questo fa
parte dei giochi politici che ogni giorno ci ritroviamo a considerare: chi non
ha nessun potere contrattuale non è in grado di esercitare alcun “peso” e resta
estromesso.
Pur di vedere la
realizzazione dell’idea - che è, e lo ribadisco, di proprietà
dell’Associazione, essa ha provato di tutto.
L’Associazione
aveva posto come unico “paletto” l’inizio del percorso dal Santuario della
Pietà, nel comune di Terranova di Pollino che sorge al confine tra il
territorio lucano e quello calabrese.
Neanche questo è
stato possibile.
“Progettiamo un solo tratto del Cammino – a
partire dal Santuario di Madonna di Pollino, nel comune di San Severino Lucano -
e poi si vedrà”, sentenziò il vicepresidente dell’Ente Parco all’incontro con i
tecnici dell’Associazione.
L’Associazione così
perse la sua battaglia.
Il progettista
incaricato ha consegnato un progetto che verrà appaltato a breve e con l’inizio
della bella stagione saranno avviati i lavori della prima tappa.
Per le altre si
aspetteranno i prossimi finanziamenti, a Dio piacendo!
Emanuele
Pisarra
PS
Questo articolo è stato pubblicato sul periodico PASSAMONTAGNA della sezione CAI di Castrovillari.
Questo articolo è stato pubblicato sul periodico PASSAMONTAGNA della sezione CAI di Castrovillari.
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