La lontra sul
fiume Lao c’è.
Tutti ne
parlavano ma nessuna l’aveva vista o fotografata.
L’occasione
giusta per fotografarla è accaduta qualche giorno fa, durante una discesa in
gommone: la compagnia Laoraft di Scalea, guidata dal bravissimo Antonio
Galiano, all’improvviso si vede saltellare sulla propria sinistra uno strano
animale.
Al momento
nessuno ha pensato alla lontra. Questo strano mustelide molto schivo, pronto a
nascondersi ad ogni minimo rumore sospetto o estraneo all’ambiente.
“È stata una
gioia immensa navigare per qualche secondo insieme con una lontra in uno dei
fiumi più importanti del Parco nazionale del Pollino – racconta Antonio Galiano
– tanto che è stato quasi naturale riprendere la scena con una micro telecamera
posta sul casco di sicurezza, anche per non fare sembrare l’evento come un
sogno”.
Il fiume Lao è
uno dei corsi d’acqua del Parco nazionale del Pollino più importanti per una
innumerevole serie di ragioni.
La prima
certamente per i paesaggi e gli ambienti che attraversa: mai un fiume come il
Lao è testimone di innumerevoli scenari che vanno dalle alte quote del Parco –
un ramo sorgentizio sotterraneo nasce, addirittura, ai Piani di Ruggio ad oltre
millecinquecento metri di quota, come ricettacolo di nevai e inghiottitoi,
testimoni di un carsismo portato allo stremo -
fino a sfociare poco più a meridione di Scalea, proprio in quel luogo
che i geografi antichi indicavano come Golfo del Lao.
Un altro
importante motivo è dato sicuramente dalla qualità dell’acqua. È vero che il
fiume e il suo bacino imbrifero è interessato da una popolazione che si aggira
intorno ai ventimila abitanti (escludendo Scalea) su oltre seicento chilometri
quadrati di superficie, ma è altrettanto vero che questa zona della Calabria
settentrionale è tra le più piovose della regione e quindi la capacità di
autodepurazione del fiume è di gran lunga superiore alle dimensioni dei singoli
paesi che partecipano con i loro liquidi alla formazione del corso d’acqua.
E la lontra ne è
la prova.
Questo
importante animale carnivoro, appartenente alla famiglia dei mustelidi, dal
corpo flessibile e affusolato caratterizzato da zampe corte, dotate di potenti artigli
taglienti per afferrare i pesci, che costituiscono l’alimento principale anche
se non disdegna granchi, rane, uccelli acquatici e astici.
Sono lunghe
circa un metro e pesano dai dieci ai quindici chilogrammi. Hanno un corpo allungato
con una coda lunga e slanciata. Il muso è tozzo e coperto di baffi robusti. Le
orecchie sono molto piccole e le zampe sono corte e palmate per favorire il
nuoto. Abitualmente il periodo riproduttivo dura solitamente da febbraio a marzo;
non è raro però che ci possano essere accoppiamenti fuori da questa durata, di
conseguenza non è strano che ci possano essere nascite fuori da questo periodo.
La lontra vive
abitualmente in grotte ed antri creati dalle acque dei fiumi lungo le
rive.
Un tempo molto
ricercate per la loro pelliccia, oggi sono specie protette e ne è fatto divieto
a chiunque di cacciarle, catturale o ucciderle.
Da anni molti
ricercatori ne davano la presenza sul fiume Lao quasi con certezza visto le
caratteristiche ambientali del corso d’acqua, ma nessuno fino ad oggi l’aveva
vista e fotografata nel suo ambiente.
Infine, questa
scoperta prove come il rafting – questo sport che utilizza gommoni per scendere
lungo i corsi d’acqua – non sia invasivo e non disturbi la fauna selvatica,
soprattutto se gli incontri con la fauna selvatica avvengano nel massimo
rispetto delle norme di protezione degli animali stabilite dalle vari direttive
internazionali.
“Tuttavia
non esistono regole e leggi che possono impedire il maltrattamento della fauna
selvatica che si incontra nei nostri fiumi – secondo Antonio Galiano della
Compagnia LaoRaft – se non alberga in noi stessi la consapevolezza che la
salvaguardia di queste specie non è direttamente collegata alla sopravvivenza
dell’uomo stesso. Mai come in questa epoca l’uomo ha tutti gli strumenti per
distruggere o salvare il pianeta in cui vive”.
Emanuele
Pisarra
Fonte: Gazzetta del Sud 19 luglio 2015 - pagina 21
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