Presentazione Guida Sapori e piaceri del Parco del Pollino- intervento del sindaco di Civita Alessandro Tocci - |
Qualche sera fa è stata
presentata a Civita, presso il Castello di Kruja, la Guida sul nostro parco realizzata da La Repubblica.
Il lavoro rientra nella
nuova collana dalla nota testata giornalistica dal titolo “Le Guide ai sapori e
ai piaceri” dei parchi e delle aree protette italiane.
Dopo la prima pubblicazione
che ha interessato il Cilento, ecco che la Redazione del prestigioso quotidiano,
composta da un bel gruppo di giovani giornalisti tra i quali Emanuela Alvaro,
Vincenzo Alvaro, Serenella Gagliardi, ha scommesso sul nostro Parco.
Nel volume sul Parco
del Pollino sono indicati 82 ristoranti, 90 botteghe del gusto, 72 strutture
dove dormire, passeggiate suggestive, borghi, prodotti tipici, feste festival
e una serie di ricette elaborate da chef famosi.
Quindi, 236 pagine di
informazioni, notizie, curiosità, consigli utili e tre interviste a personaggi
illustri che hanno contribuito a far conoscere il Pollino e la Calabria nel
mondo.
Locandina dell'incontro |
Questi, in sintesi, i
contenuti del volume.
Ma veniamo alla
presentazione a Civita, avvenuta dopo quella ufficiale a Roma alla presenza –
tra altri – del ministro dell’ambiente Sergio Costa.
La serata di Civita,
stranamente, ma forse non troppo, ha visto la partecipazione di un folto
pubblico. L’iniziativa, magistralmente organizzata dalla Officina delle Idee di
Antonio Blandi, ha avuto inizio con un video di sintesi dell’incontro di Roma,
dove il Ministro dell’Ambiente si è detto molto interessato al Pollino perché,
nella sua precedente vita, ha diretto il comando forestale della Basilicata, e
dove ha anche annunciato che presto saranno messi in legge finanziaria circa
100 milioni di euro a favore dei Parchi.
Subito dopo, è seguito
l’intervento del sindaco di Civita, Alessandro Tocci, che ha vivamente ringraziato
il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, per aver voluto presentare nel proprio
comune questa importante iniziativa editoriale.
Sono seguiti
l’intervento del presidente delle Comunità del Parco, Renato Iannibelli,
sindaco di San Costantino Albanese, che ha esordito sostenendo come la
promozione di un territorio è importante così come sono veri eroi quanti sono
rimasti nel nostro territorio e ogni iniziativa utile a far restare un solo
ragazzo è opera meritoria e vincente.
Intervento del Presidente del Parco |
Papas Pietro Lanza,
vicario del vescovo di Lungro, ha sostenuto: “nel parco la presenza di noi
arberesh è una peculiarità unica che bisogna utilizzare per crescere insieme”.
Ferdinando Nociti,
presidente della provincia di Cosenza, ha dato per scontata la propria partecipazione,
a questo evento e ha aggiunto che questa Guida edita da La Repubblica aggiunge
un ulteriore tassello alla qualità del Parco per dare un messaggio della
Calabria che vogliamo.
Il direttore delle Guide de La Repubblica, Giuseppe Cerasa,
è intervenuto con un messaggio video, che i tecnici della Officina delle Idee,
prontamente hanno mandato in onda. Cerasa ha parlato di una sorta di “Via
Lattea del Pollino” che collega prodotti tipici, iniziative uniche, come il
Parco della Lavanda, paesi, tradizioni e ambienti che rendono magico questo Parco.
Castello di Kruja - il pubblico |
“Se ne avessi la
possibilità, verrei a vivere a Civita”. Con questa espressione, ha aperto il
suo intervento Francesco Bevilacqua, col suo modo usuale pieno di brio e ricco
di aneddoti. Bevilacqua, avvocato di professione, camminatore per hobby, autore
di decine di guide dei vari comprensori montuosi della Calabria, ha evidenziato
come abbiamo impiegato trent’anni per convincerci che il parco non sia un
vincolo, ma una opportunità. Tanto lavoro, tante resistenze e tanta
perseveranza, anche di molti tra i presenti all’incontro, hanno permesso di
arrivare a questa giornata. Tanti anni per capire che la gente cerca bellezza,
cerca un paesaggio mozzafiato e ha citato Giuseppe Berto, il quale parlava di
Spazio, Tempo e Silenzio: tre condizioni che la civiltà moderna ha perso e che
nel Pollino si possono trovare.
Intervento di Francesco Mazzei |
È seguito l’intervento
di uno dei testimonial citati nella Guida:
quello di Francesco Mazzei, originario di Cerchiara di Calabria, il “Calabrian
chef” come lo identificano a Londra e come ormai ama definirsi. Egli ha ribadito come la cucina italiana sia
la più famosa nel mondo e, ringraziando il sindaco di Civita per averlo
invitato, si è dichiarato orgoglioso di questo piccolo paese di mille abitanti
che, con i suoi sette ristoranti sostenitori della tradizione etnica, è per
l’intera Calabria il suo fiore all’occhiello.
Egli, inoltre, si è
detto certo del fatto che: “noi sul Pollino siamo rispettosi delle nostre
origini, perché il nostro passato sarà anche il nostro futuro”.
Intervento dell'Assessore regionale della Basilicata Francesco Cupparo |
Agli interventi è
seguita la premiazione di alcune ditte e operatori turistici che si sono
distinti per la propria professionalità. Primi tra tutti La Locanda di Alia, seguita
dalla azienda Agrocarne come migliore salumificio del territorio.
Antonella Vincenzi,
proprietaria del B&B La Magara,
ha raccontato del cambiamento intrapreso dalla comunità e si è augurata che un
turismo di proprietà possa prendere sempre più piede. Katia Corbelli, dell’Osteria del Vicolo di Mormanno, ha
evidenziato come la cucina “sia un biglietto da visita del territorio”.
Per ultimo, è toccato
al presidente del Parco, Mimmo Pappaterra, tirare le somme di questa serata e
di questa iniziativa. Egli ha affermato di essere molto orgoglioso della serata
di Roma per la presentazione della Guida
e dell’incontro con il Ministro dell’Ambiente.
Intervento di Vincenzo Alvaro, coautore della Guida |
“Qui ci sono quelli che
hanno scommesso nel territorio. Questa sera si sta realizzando una alleanza tra
gli operatori del territorio”. Quindi si è lanciato nell’elencazione dei
risultati conseguiti dal Parco durante il suo periodo di governo, come la
prestigiosa conferma della presenza del Parco nella Rete dei Geoparco, preannunciando anche come il prossimo 2 dicembre
ci sarà la conferma da parte di EUROPARC di come siamo posizionati tra i primi
posti dei parchi italiani. Pappaterra ha anche ricordato la storia di Italus, la pianta più vecchia d’Europa,
identificata grazie ad un lavoro di squadra tra il settore Conservazione del
Parco e l’Università della Tuscia di Viterbo.
Egli ha poi parlato
delle numerose iniziative in corso come quelle per la Ciclovia della Calabria e per la realizzazione del Sentiero Italia: due idee che hanno come
scopo di unire e attraversare tutte le aree protette della regione. Infine, ha
cercato di rispondere al quesito del perché si sia scelto di presentare la Guida proprio a Civita evidenziando che si
è trattato di un dovere morale e istituzionale: Civita, dopo i tristi eventi
dell’anno scorso, è cambiata ed è destinata ad essere il faro della nostra
comunità intera. “Questa sera abbiamo chiuso una pagina ed ora bisogna
riprendere la strada giusta”.
Marianna e Gregorio, de l'Oste d'Arberia |
Durante il saluto del
Presidente del Parco è giunto l’assessore regionale alle attività produttive
della Regione Basilicata, nonché sindaco di Francavilla in Sinni, Franco
Cupparo.
Imprenditore di lungo
corso, incredulo ancora oggi di essere Assessore della Regione, Cupparo nel suo
saluto ha manifestato il proprio pensiero dicendo che “abbiamo il petrolio, ma
se continuiamo a usare le risorse per forme di
assistenzialismo non andiamo da
nessuna parte”. Quindi si è lanciato in una serie di complimenti per il paese
ospitante la manifestazione, come: “Civita è un paese accogliente”: “Civita è
il Parco del Pollino”; “Civita ritorna la Civita di una volta che ha voglia di
fare”.
Maria dell'Agriturismo "il Raganello" |
Un altro pensiero dell’Assessore
Cupparo è stato propositivo per il futuro del nostro Sud: basta opere! Bisogna
impegnarsi solo in ciò che davvero serve. Per eliminare le pluriclassi ha
sostenuto la necessità di concentrare le scuole in un istituto unico, geograficamente centrale dove far confluire
tutti gli scolari dei nostri singoli paesi. E parlando della propria comunità, ha
confessato che: “Francavilla in Sinni non ha una vocazione turistica. Quindi
quando arriva qualche turista lo dirotto a San Severino Lucano, Viggianello o
Rotonda”, perché Francavilla è un paese di artigiani, di piccoli industriali. Egli
ha concluso dicendo che sta pensando di creare
un fondo dove fino a 25000 euro di
prestito, la Regione non chieda quintali di documenti e fideiussioni bancarie.
Verza con fagioli e cotiche |
Infine, sono
intervenuti due dei giornalisti che
hanno curato la Guida: Serenella
Gagliardi e Vincenzo Alvaro.
“Vivere il territorio
in modo “Slowly” come elogio della ricchezza che nasce dalla diversità” è stato
il motto lanciato da Serenella Gagliardi.
“Per la prima volta mi
sono trovato a scrivere del mio territorio” ha raccontato Vincenzo Alvaro,
rivelando le sue origini calabresi. “Questa Guida è uno strumento che invita a
vedere il territorio” e ha augurato a tutti un Buon Viaggio.
Baccalà in umido con patate |
La serata si è conclusa
con l’assaggio di alcuni piatti tipici della tradizione calabro-arbereshe del
Parco, preparati dallo chef Mazzei con la collaborazione dei ristoranti di
Civita.
Il ristorante Agorà ha presentato una speciale “lagana
e ceci”, l’Antico ulivo ha illustrato
i suoi piatti forti come “pasta fatta in casa con fagioli e cotiche e interiora
di capretto al forno”. L’azienda agrituristica il Raganello ha proposto i suoi dolci tipici e un assaggio di
formaggio pecorino a dir poco delizioso.
Il locale Kamastra ha suggerito uno dei suoi
cavalli di battaglia: “Dromsat”, mentre l’Oste
d’Arberia ha consigliato uno speciale tortino al cioccolato fondente con
crema al vino magliocco: binomio tra un sommelier e un pasticciere, anime
fondanti del nuovo locale.
E, infine, un rinato Hami e Pimi ha stuzzicato il palato dei
presenti con un assaggio di baccalà e patate davvero squisito.
Il tutto innaffiato con
un ottimo vino Pollino.
Una splendida serata
dove l’uomo si è in parte riconciliato con la natura.
E forse sì, siamo
all’alba di un nuovo cammino.
Emanuele Pisarra