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Umberto Caldora (lettera a Gaetano Greco Naccarato, 1963)

mercoledì 13 novembre 2019

Parco del Pollino - sapori e piaceri

Presentazione Guida Sapori e piaceri del Parco del Pollino- intervento del
sindaco di Civita Alessandro Tocci - 

Qualche sera fa è stata presentata a Civita, presso il Castello di Kruja, la Guida sul nostro parco realizzata da La Repubblica.
Il lavoro rientra nella nuova collana dalla nota testata giornalistica dal titolo “Le Guide ai sapori e ai piaceri” dei parchi e delle aree protette italiane.
Dopo la prima pubblicazione che ha interessato il Cilento, ecco che la Redazione del prestigioso quotidiano, composta da un bel gruppo di giovani giornalisti tra i quali Emanuela Alvaro, Vincenzo Alvaro, Serenella Gagliardi, ha scommesso sul nostro Parco.
Nel volume sul Parco del Pollino sono indicati 82 ristoranti, 90 botteghe del gusto, 72 strutture dove dormire, passeggiate suggestive, borghi, prodotti tipici, feste festival e una serie di ricette elaborate da chef famosi.
Quindi, 236 pagine di informazioni, notizie, curiosità, consigli utili e tre interviste a personaggi illustri che hanno contribuito a far conoscere il Pollino e la Calabria nel mondo.
Locandina dell'incontro
Questi, in sintesi, i contenuti del volume.
Ma veniamo alla presentazione a Civita, avvenuta dopo quella ufficiale a Roma alla presenza – tra altri – del ministro dell’ambiente Sergio Costa.
La serata di Civita, stranamente, ma forse non troppo, ha visto la partecipazione di un folto pubblico. L’iniziativa, magistralmente organizzata dalla Officina delle Idee di Antonio Blandi, ha avuto inizio con un video di sintesi dell’incontro di Roma, dove il Ministro dell’Ambiente si è detto molto interessato al Pollino perché, nella sua precedente vita, ha diretto il comando forestale della Basilicata, e dove ha anche annunciato che presto saranno messi in legge finanziaria circa 100 milioni di euro a favore dei Parchi.
Subito dopo, è seguito l’intervento del sindaco di Civita, Alessandro Tocci, che ha vivamente ringraziato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, per aver voluto presentare nel proprio comune questa importante iniziativa editoriale.
Sono seguiti l’intervento del presidente delle Comunità del Parco, Renato Iannibelli, sindaco di San Costantino Albanese, che ha esordito sostenendo come la promozione di un territorio è importante così come sono veri eroi quanti sono rimasti nel nostro territorio e ogni iniziativa utile a far restare un solo ragazzo è opera meritoria e vincente.
Intervento del Presidente del Parco
Papas Pietro Lanza, vicario del vescovo di Lungro, ha sostenuto: “nel parco la presenza di noi arberesh è una peculiarità unica che bisogna utilizzare per crescere insieme”.
Ferdinando Nociti, presidente della provincia di Cosenza, ha dato per scontata la propria partecipazione, a questo evento e ha aggiunto che questa Guida edita da La Repubblica aggiunge un ulteriore tassello alla qualità del Parco per dare un messaggio della Calabria che vogliamo.
Il direttore delle Guide de La Repubblica, Giuseppe Cerasa, è intervenuto con un messaggio video, che i tecnici della Officina delle Idee, prontamente hanno mandato in onda. Cerasa ha parlato di una sorta di “Via Lattea del Pollino” che collega prodotti tipici, iniziative uniche, come il Parco della Lavanda, paesi, tradizioni e ambienti che rendono magico questo Parco.

Castello di Kruja - il pubblico
“Se ne avessi la possibilità, verrei a vivere a Civita”. Con questa espressione, ha aperto il suo intervento Francesco Bevilacqua, col suo modo usuale pieno di brio e ricco di aneddoti. Bevilacqua, avvocato di professione, camminatore per hobby, autore di decine di guide dei vari comprensori montuosi della Calabria, ha evidenziato come abbiamo impiegato trent’anni per convincerci che il parco non sia un vincolo, ma una opportunità. Tanto lavoro, tante resistenze e tanta perseveranza, anche di molti tra i presenti all’incontro, hanno permesso di arrivare a questa giornata. Tanti anni per capire che la gente cerca bellezza, cerca un paesaggio mozzafiato e ha citato Giuseppe Berto, il quale parlava di Spazio, Tempo e Silenzio: tre condizioni che la civiltà moderna ha perso e che nel Pollino si possono trovare.
Intervento di Francesco Mazzei
È seguito l’intervento di uno dei testimonial citati nella Guida: quello di Francesco Mazzei, originario di Cerchiara di Calabria, il “Calabrian chef” come lo identificano a Londra e come ormai ama definirsi.  Egli ha ribadito come la cucina italiana sia la più famosa nel mondo e, ringraziando il sindaco di Civita per averlo invitato, si è dichiarato orgoglioso di questo piccolo paese di mille abitanti che, con i suoi sette ristoranti sostenitori della tradizione etnica, è per l’intera Calabria il suo fiore all’occhiello.
Egli, inoltre, si è detto certo del fatto che: “noi sul Pollino siamo rispettosi delle nostre origini, perché il nostro passato sarà anche il nostro futuro”.
Intervento dell'Assessore regionale della Basilicata
Francesco Cupparo
Agli interventi è seguita la premiazione di alcune ditte e operatori turistici che si sono distinti per la propria professionalità. Primi tra tutti La Locanda di Alia, seguita dalla azienda Agrocarne come migliore salumificio del territorio.
Antonella Vincenzi, proprietaria del B&B La Magara, ha raccontato del cambiamento intrapreso dalla comunità e si è augurata che un turismo di proprietà possa prendere sempre più piede. Katia Corbelli, dell’Osteria del Vicolo di Mormanno, ha evidenziato come la cucina “sia un biglietto da visita del territorio”.
Per ultimo, è toccato al presidente del Parco, Mimmo Pappaterra, tirare le somme di questa serata e di questa iniziativa. Egli ha affermato di essere molto orgoglioso della serata di Roma per la presentazione della Guida e dell’incontro con il Ministro dell’Ambiente.
Intervento di Vincenzo Alvaro, coautore della Guida
“Qui ci sono quelli che hanno scommesso nel territorio. Questa sera si sta realizzando una alleanza tra gli operatori del territorio”. Quindi si è lanciato nell’elencazione dei risultati conseguiti dal Parco durante il suo periodo di governo, come la prestigiosa conferma della presenza del Parco nella Rete dei Geoparco, preannunciando anche come il prossimo 2 dicembre ci sarà la conferma da parte di EUROPARC di come siamo posizionati tra i primi posti dei parchi italiani. Pappaterra ha anche ricordato la storia di Italus, la pianta più vecchia d’Europa, identificata grazie ad un lavoro di squadra tra il settore Conservazione del Parco e l’Università della Tuscia di Viterbo.
Egli ha poi parlato delle numerose iniziative in corso come quelle per la Ciclovia della Calabria e per la realizzazione del Sentiero Italia: due idee che hanno come
Marianna e Gregorio, de l'Oste d'Arberia
scopo di unire e attraversare tutte le aree protette della regione. Infine, ha cercato di rispondere al quesito del perché si sia scelto di presentare la Guida proprio a Civita evidenziando che si è trattato di un dovere morale e istituzionale: Civita, dopo i tristi eventi dell’anno scorso, è cambiata ed è destinata ad essere il faro della nostra comunità intera. “Questa sera abbiamo chiuso una pagina ed ora bisogna riprendere la strada giusta”.
Durante il saluto del Presidente del Parco è giunto l’assessore regionale alle attività produttive della Regione Basilicata, nonché sindaco di Francavilla in Sinni, Franco Cupparo.  
Imprenditore di lungo corso, incredulo ancora oggi di essere Assessore della Regione, Cupparo nel suo saluto ha manifestato il proprio pensiero dicendo che “abbiamo il petrolio, ma se continuiamo a usare le risorse per forme di
Maria dell'Agriturismo "il Raganello"
assistenzialismo non andiamo da nessuna parte”. Quindi si è lanciato in una serie di complimenti per il paese ospitante la manifestazione, come: “Civita è un paese accogliente”: “Civita è il Parco del Pollino”; “Civita ritorna la Civita di una volta che ha voglia di fare”.
Un altro pensiero dell’Assessore Cupparo è stato propositivo per il futuro del nostro Sud: basta opere! Bisogna impegnarsi solo in ciò che davvero serve. Per eliminare le pluriclassi ha sostenuto la necessità di concentrare le scuole in un istituto unico,  geograficamente centrale dove far confluire tutti gli scolari dei nostri singoli  paesi. E parlando della propria comunità, ha confessato che: “Francavilla in Sinni non ha una vocazione turistica. Quindi quando arriva qualche turista lo dirotto a San Severino Lucano, Viggianello o Rotonda”, perché Francavilla è un paese di artigiani, di piccoli industriali. Egli ha concluso dicendo che sta pensando di creare
Verza con fagioli e cotiche
un fondo dove fino a 25000 euro di prestito, la Regione non chieda quintali di documenti e fideiussioni bancarie.
Infine, sono intervenuti  due dei giornalisti che hanno curato la Guida: Serenella Gagliardi e Vincenzo Alvaro.
“Vivere il territorio in modo “Slowly” come elogio della ricchezza che nasce dalla diversità” è stato il motto lanciato da Serenella Gagliardi.
“Per la prima volta mi sono trovato a scrivere del mio territorio” ha raccontato Vincenzo Alvaro, rivelando le sue origini calabresi. “Questa Guida è uno strumento che invita a vedere il territorio” e ha augurato a tutti un Buon Viaggio.
Baccalà in umido con patate
La serata si è conclusa con l’assaggio di alcuni piatti tipici della tradizione calabro-arbereshe del Parco, preparati dallo chef Mazzei con la collaborazione dei ristoranti di Civita.
Il ristorante Agorà ha presentato una speciale “lagana e ceci”, l’Antico ulivo ha illustrato i suoi piatti forti come “pasta fatta in casa con fagioli e cotiche e interiora di capretto al forno”. L’azienda agrituristica il Raganello ha proposto i suoi dolci tipici e un assaggio di formaggio pecorino a dir poco delizioso.
Il locale Kamastra ha suggerito uno dei suoi cavalli di battaglia: “Dromsat”, mentre l’Oste d’Arberia ha consigliato uno speciale tortino al cioccolato fondente con crema al vino magliocco: binomio tra un sommelier e un pasticciere, anime fondanti del nuovo locale.
E, infine, un rinato Hami e Pimi ha stuzzicato il palato dei presenti con un assaggio di baccalà e patate davvero squisito.
Il tutto innaffiato con un ottimo vino Pollino.
Una splendida serata dove l’uomo si è in parte riconciliato con la natura.
E forse sì, siamo all’alba di un nuovo cammino.
Emanuele Pisarra








1 commento:

  1. PRECISAZIONI

    Ho erroneamente scritto che l'Antico Ulivo ha preparato “pasta fatta in casa con fagioli e cotiche e interiora di capretto al forno” . In realtà si trattava di "verza con fagioli e cotiche" e "interiora di capretto fatte in padella".

    Inoltre, i piatti non sono stati preparati dallo chef Mazzei d'intesa con i ristoratori civitesi. E' stata una iniziativa di quest'ultimi concordata con l'organizzazione dell'evento, l'Officina delle Idee.
    Mi scuso con i lettori e gli interessati.

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